I servizi di ArkyTekt Design: Siti responsive

 

Sono una web designer sempre aggiornata e coscenziosa probabilmente penso che fare un sito responsive al giorno d’oggi sia un peccato mortale, invece no vi sbagliate di grosso, ma probabilmente, coltivate l’illusione che tutti siano al corrente di quello che significa il concetto di “responsive”.

Eppure…A volte capita di sentirsi dire da un cliente: “Ehi c’è un problema con il sito che mi hai fatto: se lo guardo dal tablet lo vedo tutto diverso rispetto a quando lo navigo da pc!”

Ad obiezioni di questo tipo di solito ad uno web designer medio sale la malinconia che neanche Byron sulla rupe. Anche perché, diciamo la verità, progettare e realizzare un template responsive è molto più complesso rispetto ad un template che non lo è, ed è un vero peccato che il cliente non si renda conto di questo valore aggiunto che la mia ditta offre e, magari regalando, perché sono una persona scrupolosa ed appassionata ed amo il lavoro ben fatto.

Ma forse è solo il caso di spiegarsi un po’ meglio: non tutti i clienti infatti sono tenuti a comprendere e condividere il nostro gergo tecnico. Il web designer è il mio ed il nostro mestiere, il loro magari è un altro.

Cosa non è

Cominciamo con il dire non è un sito responsive: un sito responsive non è una versione progettata per i dispositivi mobili. Si tratta cioè di qualcosa di “altro”, separato, distinto dal sito desktop. E’ più corretto infatti parlare, piuttosto che di sito, di design o template responsive: la responsività non interessa infatti la sostanza ma la forma. Si tratta di un vestito che si trasforma, svelando, nascondendo, spostando i vari elementi che compongono la pagina, in modo da avere sempre la foggia adatta al dispositivo dal quale è di volta in volta visualizzato (tablet, smartphone…).

E’ normale?

Gli elementi che compongono ogni pagina (logo, blocchi di testo, immagini…) in un sito responsive si spostano al cambiare risoluzione. Per vedere la responsività basta ridimensionare la finestra del browser, agganciandola con il mouse in basso a destra, simpatica cosa no?

E’ normale quindi che se visito un sito responsivo dallo smartphone alcuni elementi che da pc vedo allineati orizzontalmente siano allineati verticalmente: serve per non costringere il nostro navigatore a zoomare ogni elemento per poterne vedere il contenuto.

E’ anche normale che alcuni elementi spariscano: chi naviga da mobile infatti è interessato a trovare certe informazioni e non ha tempo da perdere con contenuti non essenziali. Meglio dargli subito (e solo) quello che cerca…Prima che scappi su un altro sito.

Cosa c’è dietro?

Cosa significa per un designer progettare e realizzare un template responsivo? Significa semplicemente progettare la grafica e l’interazione utente non di uno, ma di tanti layout, quante sono le risoluzioni dei display più diffusi: Smartphone, Tablet, Desktop.

E’ per questo che di solito un sito responsive costa più caro che non lo è: proprio perché ogni elemento deve essere tenuto sotto controllo in tutte le sue metamorfosi. Spesso la maggiore cura viene dedicata alla progettazione del layout desktop, sia per contenere i costi, sia perché di solito il cliente ne è più consapevole. Il layout desktop quindi informa e guida tutti gli altri dispositivi mobili e tablet.

Tuttavia ci possono essere casi in cui la versione mobile di un sito è più importante di quella desktop: in questi casi è bene stravolgere la prassi abituale e partire dalla progettazione per mobile e poi arrivare a quella del desktop.

Responsivo a tutti i costi?

I vantaggi di un template responsivo sono molti:

• Facilita la navigazione da dispositivi mobili, sempre più diffusi ed utilizzati per accedere al web, rendendo il sito più appetibile di altri siti concorrenti;
• Può essere un requisito apprezzato in termini SEO da Google, al cospetto del quale ci inchiniamo;
• Contribuisce a creare l’opinione che la realtà che sta dietro al sito sia aggiornata e vitale ed attenti all’innovazione.
• Testimonia attenzione per l’utente.

Detto ciò molti siti, persino al giorno d’oggi, non sono responsivi e probabilmente non lo diventeranno mai. Quindi la risposta è: dipende. Dalla natura del sito, dai suoi obiettivi e dal suo pubblico, da una valutazione di costi e benefici.

Come quando si compra un vestito: scegliendo all’ultima moda è di solito la scelta che preferiamo ma a volte la cosa migliore è tenere presente il contesto in cui dovremo indossarlo.